“Se oggi dobbiamo pensarci politicamente forse è meglio pensarci così, come artiste, come poete, che hanno l'autorità per fare immediatamente quello che può essere fatto. Pensare la libera invenzione di pratiche politiche come una forma d'arte può sgombrarci la mente dai modelli omologanti della politica e del fare maschile, aiutandoci a saltare o a ridurre al minimo certe mediazioni mortificanti e sterili. Un'artista si mostra, si offre a modello con ciò che fa, si dà in pasto, la sua arte è spontaneamente attraente, e quando è buona arte può cambiare le cose da subito, diventare subito carne...”
Marina Terragni ("Via Dogana" - giugno 2008)