venerdì 8 maggio 2009

Governo Razzista

La lega che unisce l’Italia. All’insegna del razzismo. Da Roma il ministro dell’interno Roberto Maroni annuncia che in Sicilia i barconi con i clandestini saranno rispediti indietro senza fargli nemmeno toccare la costa. A Milano il deputato leghista Matteo Salvini annuncia la proposta per riservare i posti sugli autobus ai milanesi. Di cosa si tratta? Di quel razzismo sotto pelle di cui abbiamo accusato ieri la maggioranza per il decreto sicurezza, una vera legge razziale che ieri le destre negavano. Invece "La proposta dei posti a sedere solo ai milanesi conferma l'atteggiamento razzista della maggioranza. E' successo già una volta nella storia, 50 anni fa, negli Stati Uniti, Rosa Parks, donna nera, si rifiutò di alzarsi da uno dei posti dell'autobus riservati ai bianchi. Da quell'episodio partì la lotta di Martin Luther King. Questa proposta va oltre la fantasia” ricorda a Salvini il segretario del Pd, Dario Franceschini. Chissà se Salvini conosce il nome di Rosa Parks, la donna che sfidò la segregazione sugli autobus, citata anche da Barack Obama al momento della vittoria.Proposte che uniscono anche le persone di buon senso. Contro le porte chiuse ai barconi che condanna migliaia di persone a tornare nella Libia di Gheddafi, che non brilla per il rispetto dei diritti civili arrivano le critiche dell’Alto commissario Onu per i diritti umani (Unhcr), dalla Cei e dall'opposizione, per le scarse garanzie sul rispetto dei diritti umani nel Paese di Gheddafi che non ha aderito alla Convenzione sui rifugiati del 1951 e non dispone di un sistema nazionale d'asilo efficiente.I primi tre barconi con a bordo 227 persone (40 donne di cui tre incinte) - soccorsi in acque maltesi da motovedette italiane al largo di Lampedusa - dopo l'ok di Tripoli sono stati scortati in Libia da dove erano partiti. Maroni annuncia che l’iniziativa diventerà un “modello per l’Europa e che dal 14 maggio partiranno i pattugliamenti congiunti tra Italia e Libia davanti alle coste libiche. L'Alto Commissario Onu per i rifugiati Antonio Guterres ha espresso “grave preoccupazione. È di fondamentale importanza che il principio internazionale di non respingimento continui ad essere integralmente rispettato”. Critica anche la Cei, secondo cui va verificato l'effettivo trattamento di chi viene mandato in Libia, uno dei pochi Paesi al mondo che non ha sottoscritto la Dichiarazione fondamentale dei diritti dell'uomo”.Non solo Onu però. Sono in molti a non aver gradito la mossa del governo. Se Maroni definisce l'accaduto come "un modello per i paesi europei", ben diverso sembra il pensiero del Consiglio d'Europa, istituzione impegnata nella difesa dei diritti umani. Mauro Palma, presidente del comitato, dichiara: ''Le pratiche di deportazione di massa costituiscono una palese violazione dei diritti umani in quanto gli Stati hanno l'obbligo di accertare caso per caso i bisogni umanitari e le eventuali richieste di asilo''. Il governo è una vecchia conoscenza del Consiglio, che solo poche settimane fa si era detto "preoccupato per le relazioni che riferiscono, con una certa continuita', l'esistenza in Italia di una tendenza al razzismo e alla xenofobia che prende di mira, a volte in modo estremamente violento, soprattutto gli immigrati, i rom e sinti o cittadini italiani di origine estera, anche nel contesto dello sport. Ricordo che il Rapporto del Consiglio di Europa parla con nettezza del divieto del rimpatrio forzato di cittadini stranieri verso paesi in cui sussiste il reale rischio che vengano sottoposti a torture o maltrattamenti gravi".Secondo Palma, infatti, ''tra gli immigrati irregolari figura di norma un numero considerevole di persone che fugge da persecuzioni o violenze e che quindi ha bisogno di una tutela internazionale da parte degli Stati europei. E'gravissimo che tutto ciò accada in un paese che andra' tra breve a ospitare il G8''.E dovrà, ancora una volta, asciugarsi il sudore dalla fronte il sedicente cattolico Silvio Berlusconi. Dopo l'indignazione della Cei ( "Si negano i diritti umani. Questa non è una distinzione fra cittadini di serie A e di serie B, ma fra persono e non-persone".), infatti, fa sentire la sua voce anche il Consiglio Pontificio per gli immigrati. Mons. Agostino Marchetto parla di "lesione dei diritti umani e applaude alle associazioni cattoliche che si sono apertamente schierate contro questa barbarie. Poi aggiunge una frase molto significativa: "Ognuno si assumerà le proprie responsabilità". Ma non finisce qui. L'intero mondo cristiano si ribella a questa palese violazione dei diritti civili. Ultimi in ordine cronologico, il quotidiano pontificio, L'Osservatore Romano e la Chiesa Gesuita italiana. Il responsabile giustizia PD, Lanfranco Tenaglia, si domanda: "Ma di cosa parla Maroni? Si tratta di una misura che non risolve il problema della sicurezza dei cittadini e non colpisce la criminalità organizzata che sfrutta l'immigrazione clandestina. E' una legge razzista ed inefficace che serve solo a diffondere paura tra i cittadini alimentando un clima xenofobo. Se si vuole veramente garantire la sicurezza degli italiani si rendano alle forze di polizia gli oltre 3 miliardi di euro sottratti da Tremonti consentendo un reale controllo del territorio'.'E' una vera truffa ai danni degli italiani, attuata da un governo succube della Lega: una democrazia avveduta sviluppa politiche di integrazione e non ricorre a soluzioni propagandistiche che fingono di affrontare i problemi. Applicando politiche di rispetto della legalità -sottolinea- e' possibile distinguere tra chi viene in Italia per lavorare e quelli dediti solo al crimine. La politica del governo -avverte- sara' un boomerang: diminuirà l'integrazione e aumenterà il senso di insicurezza'.E il responsabile sicurezza del partito, Marco Minniti ricorre alla saggezza popolare: "Non c'e' peggior sordo di chi non vuol sentire, il ministro Maroni, infatti, non vuol sentire. Nel disegno di legge, su cui il governo ha messo la fiducia contro la sua stessa maggioranza, ci sono norme chiaramente discriminatorie, alcune delle quali odiose'. Insomma, per Minniti "tanti piccoli totem ideologici e bandiere di partito anziché produrre maggiore sicurezza, rischiano di ottenere esattamente l'effetto opposto. Come risulta evidente, insolentire e' piu' facile, discutere nel merito e' molto più difficile'.La vice presidente dei deputati Pd Marina Sereni ricorda: "Che 'L'Italia precipita, unico Paese occidentale, verso il baratro di leggi razziali' lo aveva scritto lo scorso mese di febbraio il settimanale Famiglia Cristiana a proposito delle norme contenute nel pacchetto sicurezza. Ora alcune di quelle norme tornano nel disegno di legge sul quale il governo metterà la fiducia” Ma Intanto Matteo Salvini propone le carrozze della metropolitana "per soli milanesi. Saremo costretti a chiedere che le prime due carrozze siano riservate alle donne, e poi anche posti ai milanesi. C'e' una minoranza che si comporta bene e che paga il biglietto, quella minoranza e' rappresentata dai milanesi. E' evidente che dobbiamo avere un occhio di riguardo per loro ”. Non è la sceneggiatura di un film demenziale purtroppo. “La Lega ha passato clamorosamente il segno. Le parole di Salvini sono agghiaccianti ed evocano drammaticamente gli orrori dell'Apartheid in Sud Africa e della segregazione razziale negli Stati Uniti – attacca Maurizio Martina, segretario del PD lombardo e membro della segreteria nazionale del partito - di fronte ad una simile inaccettabile provocazione si devono levare forti le voci dei milanesi che non vogliono far precipitare il nostro Paese indietro nella storia. Il ministro dell'Interno dica una parola chiara e incontrovertibile su una follia propagandistica che va immediatamente fermata”. Ma Maroni non pensa a smentire. E per Vinicio Peluffo, deputato milanese del PD, ormai Salvini “non ha più niente da dire. Se arriva a chiedere vagoni della metropolitana 'riservati' per i milanesi doc e vagoni per quelli che lui ritiene 'forestieri' ha esaurito le cartucce. A furia di spararle sempre piu' grosse e' arrivato al paradosso. O e' convinto di quello che dice e, quindi, sta proponendo misure da apartheid oppure, piu' semplicemente, e' un 'cacciaballe'. In nessuno dei due casi ci fa una bella figura. Non gli rimane che correggersi e chiedere scusa. Nell'Italia governata dalla destra c'e' il rischio che queste notizie diventino all'ordine del giorno”.E nell’Italia governata dalla destra anche nel PDL c’è chi prova imbarazzo, come Aldo Brandirali del Pdl: "L'unico modo per applicare la proposta del deputato è mettere stelle sul petto, di diversi colori, a seconda della razza". Speriamo i leghisti non prendano le sue frasi sul serio.L'originalità della proposta ha sollecitato l'intervento del presidente della Camera Gianfranco Fini, lui non ha dubbi in merito: "Basta leggere la Costituzione, una proposta come quella che e' stata fatta è offensiva della Costituzione e della dignita' delle persone".