Dario Allevi e Massimo Ponzoni avevano giocato d'anticipo, ufficializzando la composizione della Giunta provinciale prima del ballottaggio di Milano. Il timore era che i "milanesi", se si fosse aspettato, si sarebbero intrufolati nelle decisioni. E così è avvenuto!
Il nuovo presidente della provincia di Milano, Guido Podestà, e il suo vice coordinatore regionale Massimo Corsaro hanno stoppato Allevi e Ponzoni e dichiarato che l'esecutivo varato da questi ultimi non è ufficiale. Addirittura giovedì scorso si è tenuta a Roma una riunione tra Podestà e Sandro Bondi, senza neanche la presenza dei rappresentanti brianzoli. Tagliati fuori da ogni decisione.
Morale della favola: Franco Riva di Giussano (sponsorizzato da Massimo Ponzoni) e Martina Sassoli (voluta fortemente da Dario Allevi) sono stati "trombati" e sostituiti da altri due esponenti scelti a Roma da Guido Podestà e Sandro Bondi.
Il dato politico importante - oltre alla conferma della sudditanza da Roma e da Milano - è che aumenta il peso di Comunione e Liberazione con le new entry Brambilla e Colombo.
Se il neo presidente Allevi e i maggiori responsabili brianzoli del PDL non hanno facoltà di scegliere gli uomini, cosa succederà quando si tratterà di affrontare delicate questioni sovraprovinciali? Saremo sempre succubi di Milano e Roma?
"La nuova provincia di Monza e Brianza - ha commentato Gigi Ponti - sarebbe dovuta partire e andare veloce come un'auto di Formula 1 invece è ancora ai box ad attendere il semaforo verde da Milano e Roma. I continui litigi sulla nuova Giunta all'interno del PDL rischiano di allontanare i cittadini dalla nuova istituzione che può e deve fare subito bene per famiglie, artigiani e imprese della Brianza. Noi, in questo momento di crisi economica, siamo pronti a fare la nostra parte per trovare rapide soluzioni ai problemi dei brianzoli. Neanche con 10 assessori (noi ne avevamo proposti 8, ed erano più che sufficienti per governare la provincia) il Popolo della Libertà riesce a trovare la quadra.
Aspettano l'ok da Roma e Milano, sacrificando l'autonomia brianzola più volte sbandierata in campagna elettorale".
Anche Enrico Brambilla, coordinatore provinciale del Partito Democratico interviene: "Per il PDL vengono prima gli equilibri di corrente e tra i partiti rispetto agli interessi della Brianza e della sua gente. Filippo Penati in cinque anni non si è mai intromesso nelle questioni brianzole. Podestà, a pochi minuti dalla sua elezione, ha fatto invece sapere ad Allevi e soci chi comanda davvero in Brianza".