mercoledì 3 febbraio 2010

News dal Consiglio provinciale

Consiglio Provinciale di Giovedì 28 Gennaio:
tre ore di inutile discussione attorno alla proposta di un consigliere del PdL riguardo il “test antidroga” a tutti i consiglieri provinciali; mentre fuori dell’aula i lavoratori della Phonomedia, senza stipendio dal novembre scorso sollecitavano l’impegno della Provincia di Monza e della Brianza.

Da sottolineare che la proposta del test venne avanzata nel mese di Novembre; che il Consiglio provinciale di due giovedì fa venne presentato ai lavori del consiglio e la stessa Pdl chiese la sospensione della discussione.
Da questa discussione sono usciti alcuni emendamenti; uno dei quali rimanda l’applicazione del test all’approvazione di norme nazionale in discussione in Parlamento.
La proposta diventava quindi inutile. Nonostante ciò la proposta è stata ripresentata: noi del PD siamo intervenuti con due contributi affermando che non volevamo spendere tempo inutilmente perché altri erano i problemi da discutere, PROBLEMA PHONOMEDIA, e che la nostra proposta era inoltre di recarsi all’ospedale a sottoporci ad una donazione del sangue; sottoponendosi quindi al controllo ma, nel contempo, donare un po’ di sangue.

Apriti cielo: siamo stati accusati di volere “scroccare” esami del sangue; di essere nipotini di Stalin (e non si capisce bene perché) ed, a questo punto siamo usciti dall’aula.
La maggioranza ha continuato a discutere con se stessa per circa tre ore.

Alle ore 20 è arrivato il momento di discutere di PHONOMEDIA e quindi del nostro Ordine del Giorno , con il quale chiedevamo, tra l’altro, che la Provincia si assumesse il ruolo di garante presso gli istituti bancari di un “prestito d’onore”.
Un prestito erogato ai lavoratori, che non percepiscono uno stipendio dallo scorso novembre, che non hanno le condizioni per acquisire la Cassa Integrazione (e che , come dicono i lavoratori, “siamo i più sfigati, non abbiamo neppure un tetto sul quale salire”).
Il ruolo che chiediamo alla Provincia è quello di garanzia verso le banche, nel momento in cui i lavoratori dovessero percepire lo stipendio, renderebbero i soldi.
Diventerebbe anche uno sprone affinchè la Provincia si impegni verso le istanze superiori e si possa arrivare alla soluzione del problema.
La maggioranza ha detto che l’orario era tardi; da noi sollecitati nessuno ha espresso parere favorevole alla nostra proposta; hanno votato per rimandare la discussione al prossimo (forse) Consiglio Provinciale.

CONCLUSIONE
Tre ore di discussione per un test antidroga che si potrà fare quando verrà approvata la legge nazionale (quando ??!!) e nemmeno 15 minuti da dedicare a lavoratori brianzoli in grossa , grossa difficoltà.


Nadio Limonta - consigliere provinciale PD