martedì 10 agosto 2010

Dare i numeri ai tempi della P3

2 milioni e 600 mila. Gli euro che Verdini ha accumulato attraverso quattro operazioni che i giudici ritengono illecite. Verdini si è difeso: «Quei soldi sono frutto di sacrifici e fiuto per gli affari». Era l'unico di tutta la P3 ad avere il cappuccio con i buchi per il naso.
50. I minuti durante i quali Marcello Del'Utri si è avvalso della facoltà di non rispondere ai magistrati sui suoi legami con la P3. Ha preferito osservare 50 minuti di silenzio in memoria di Vittorio Mangano. Ma il silenzio di Dell'Utri dice tante cose. Il silenzio di Dell'Utri è così spaventoso da comparire nella playlist di preferiti sull'iPad di David Linch: «È così che riesco a scrivere certe scene torbide e inquietanti: ascolto a tutto volume il silenzio di Dell'Utri e mi si gela il sangue».
10. I probiviri del Pdl che hanno stabilito quali infrazioni sono incompatibili con la permanenza nel partito. Per tenere dentro Dell'Utri, Cosentino, Verdini e Berlusconi hanno deciso di limitarsi a «Olocausto». Resta ammissibile il concorso esterno in Olocausto. Perché 10? Per incutere più soggezione a Fabio Granata quando ballano la Haka.
150. Gli anni che compie l'Unità d'Italia nel 2011. «Un traguardo storico», dice Berlusconi: Sono così tante candeline da soffiare che Carboni ha già ottenuto l'appalto per l'eolico.
800. I metri cubi che Berlusconi potrà aggiungere a Villa Certosa grazie al piano casa di Cappellaci. Berlusconi: «Che c'entra Cappellacci: è una faccenda tra me e il mio parrucchiere». La villa diventerà grande 3600 metri cubi. È così estesa che Berlusconi dovrà darne la presidenza alla Lega.
5. Le parole che un'insegnante precaria ha scritto su un cartello imbarcato sul treno a Sassari e sbandierato a Cagliari, davanti al palazzo di Cappellacci: «Io amo la scuola pubblica». Ma non sarebbe stato male nemmeno: «I miei 800 euro al mese sono frutto di sacrifici e fiuto per gli affari».