È di estrema gravità l’episodio di malasanità che ha visto protagonista la Clinica Santa Rita di Milano in cui è stata messa in discussione la salute, e in alcuni casi la vita, di centinaia di pazienti per interessi di mero carattere economico.
La Magistratura è al lavoro per accertare tutte le responsabilità penali. La Regione Lombardia non può e non deve minimizzare un caso grave come questo - che non è isolato; non può scaricare le colpe solo sui medici ma deve assumersi tutte le responsabilità politiche ed amministrative.
Il modello sanitario lombardo, con il suo sistema di accreditamento, la modalità di rimborso delle prestazioni, i controlli troppo spesso inefficaci, ha mostrato, con questo episodio, tutta la sua fragilità.
Un sistema sanitario che di fatto “incentiva le prestazioni”, determina una maggiore esposizione al rischio di truffe e di illegalità da parte delle strutture oltre che non garantire l’appropriatezza delle cure per i cittadini.
L’unico obiettivo delle Aziende sanitarie e degli operatori deve essere la salute del paziente e la qualità delle cure da conseguire a partire da:
· un modello di controlli rivisto, qualificato e potenziato da affidare ad una agenzia indipendente;
· la modifica dei criteri di accreditamento affinchè la remunerazione dei medici sia legata alla qualità del lavoro e non alla quantità degli interventi effettuati;
· il riconoscimento dei diritti per i pazienti ad una informazione trasparente e adeguata rispetto alla diagnosi e alle cure possibili.