lunedì 30 marzo 2009

Il corpo umano non può essere dello Stato

''Sono contrario sia all'articolo 3, cosi' come e' stato formulato, sia all'impianto complessivo del Ddl sul testamento biologico. Il corpo non puo' mai diventare un 'corpo di Stato', ma e' la condizione essenziale della liberta' della persona''. Lo dice Paolo Giaretta, senatore cattolico del Partito Democratico. ''Il problema - aggiunge - non e' la qualifica tecnica di idratazione e nutrizione, se esse siano un sostegno vitale o se siano delle cure. L'articolo 32 della Costituzione e' chiarissimo, perche' parla di ogni trattamento sanitario. Il punto fondamentale e' che non puo' essere accettato che a un certo punto lo Stato si sostituisca alla libera scelta del cittadino''. Giaretta aggiunge che ''introdurre questo principio nell'ordinamento significherebbe aprire la strada ad un'invadenza dello Stato, oggi motivata a sostegno della vita, ma che domani potrebbe essere motivata proprio per introdurre l'eutanasia, o il concetto di 'costi inaccettabili' per continuare la cura di mali terminali''. Non e' un caso, sottolinea Giaretta, ''che l'art. 32 della Costituzione sia stato scritto da giuristi cattolici come Aldo Moro e Giovanni Leone. E' importante che la vita resti nella piena disponibilita' della scelta della persona. E' un principio fondamentale di liberta' che non puo' essere negato proprio in una visione personalistica delle nostre istituzioni, cui il pensiero cattolico ha dato un contributo rilevante''.